Lorenzo e io ci siamo conosciuti 16 anni fa; ci siamo fulmineamente innamorati, e è stato uno di quegli incontri che, letteralmente, ti cambiano la vita. ('E così che sono finita a Milano, anche se a Milano -orrore!- non c'era il mare e né la luce intensa di Lisbona, e il cielo era sempre così grigio che ho colorato i vetri delle finestre della nostra prima casa insieme per poter, per qualche attimo, illudermi al risveglio ogni mattina...).
Lorenzo mi manca e mi è sempre più difficile farlo ridere, fare le battute e tirargli su il morale, mentre al telefono fingiamo non capire lo sconforto e l'angoscia che entrambi tentiamo camuffare.
E è così che, alla faccia del mio smisurato senso del privato, dopo queste due infinite settimane, sono finita a scrivere di Lorenzo e di me pubblicamente (hai visto, Miranda, all'aria tutti i miei pudori... e 1 a 0 per la squadra dei cuori). Sarà anche la stanchezza dopo tutti questi giorni ad inventarmi una tranquillità inesistente davanti a mia figlia, a farle credere che suo padre non ci sarà con noi a Pasqua per colpa dei ritardi in un film che sta girando nel deserto di Dubai (e pensare che ci siamo stati i tre, insieme, poco più di un anno fa...).
Si, sono "la madre della figlia di Lorenzo". E se la storia tra noi due è troppo "nostra" per che possa voler dividerla con voi ( à' Lollo!...ti avrei perdonato anche senza tutto 'sto pubblico macello...!), voglio dire qui di Lorenzo come padre, e di quanto lo ami mia figlia.
Mia figlia, nostra figlia, è un'allegra bambina di 6 anni, e adora suo padre. "Pappo", lo chiama, "papponzio" e, prima di decidere di fare la veterinaria "per curare tutti gli animali del mondo", voleva fare la regista, perché è quello che fa lui. Pianifica con lui future immersioni in mezzo agli squali e altre avventure da vivere insieme, gite esplorative nei parchi a cercare insetti e altri tesori con la lente d'ingrandimento, gite allo stadio a tifare per l'Italia.
Lorenzo è un papà dolce e allegro, suo compagno di giochi e avventure. Le cucina pietanze prelibate e la riempie d'amore e attenzioni e mia figlia, in segreto, mi confessa che il suo papà, che è sempre sorridente, è il papà più "ridolino" e bello e forte; il suo incontestato eroe - soprattutto dopo averlo visto scavalcare un muro per salvargli il gatto ( e provate a dirle che 2 mt non sono poi un grande ostacolo!).
Lorenzo deve essere riportato a casa in fretta, per raccontarle storie divertenti prima di dormire e accompagnarla a scuola in moto alla mattina; per lasciarsi immancabilmente sconfiggere in lotte a corpo a corpo le cui regole, fatte da lei, vietano l'uso di mani, braccia e gambe - ma solo a lui, è chiaro; per finire la città che stanno costruendo insieme riciclando cartoni di succo e di uova e bottiglie di latte.
Lorenzo deve essere riportato a casa in fretta perché ci manca tanto, e perché non so quanto a lungo ancora potrò difendere la sua bambina da questo assurdo incubo dove lui è entrato, io sono entrata, tutta la sua famiglia è entrata, e dove non posso lasciare che entri anche lei.
Le autorità portoghesi hanno riportato a casa dopo 35 giorni di carcere, Ivo Ferreira, un cittadino portoghese finito lì in situazione simile (e senza i problemi di salute di Lorenzo). Sua Altezza l'Emiro Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Crown Prince di Dubai e Ministro della Difesa degli EAU, gli ha concesso la grazia, senza che fosse stata emessa una sentenza, dopo una richiesta formale dalle autorità governative e diplomatiche portoghesi.
Le autorità italiane devono riportare Lorenzo a casa, richiedere per lui la grazia o l'espatrio, perché Lorenzo è italiano e perché è un uomo gentile e di talento; perché di sicuro Lorenzo non è un criminale anche se ha, per leggerezza e senza averne avuto affatto l'intenzione, violato la legge di Dubai; Lorenzo è una brava persona, come dimostra l'amore, la considerazione e l'affetto che in tanti abbiamo per lui; padre di una bambina di soli 6 anni, che lo adora e non vede l'ora di rivederlo.
Le autorità governative e diplomatiche italiane devono riportarlo a casa per tutto questo e devono riportarlo in fretta perché Lorenzo lì non mangia, perché Lorenzo sta male.
CHIEDETE LA GRAZIA PER LORENZO. RIPORTATELO A CASA.
Paula Peixoto de Carvalho