ciao a tutti,
sono uno dei tanti amici di Lorenzo Bassano che in questi giorni si sente impotente e che non si rassegna a stare con le mani in mano. Uno dei tanti che sta telefonando, muovendo contatti e persone.
Ieri sera ho parlato a lungo col fratello Marco da Dubai, ci siamo confrontati su come al momento sia importante avere una linea unica, senza che nessuno, seppure animato dal migliore degli intenti, possa toccare contatti errati e controproducenti. Quindi esorto tutti a sentire la famiglia prima di fare qualsiasi gesto importante. Scusate la paternale, ma certe cose è meglio precisarle .
Marco mi ha detto che ha trovato un enorme collaborazione nel console italiano a Dubai e che chi è lì sta facendo tutto il possibile, ma non basta. Oggi ci vuole il gesto di un potente, forse un politico, un qualcuno che capisca che Lorenzo è si l'ennesimo italiano che viene beccato con la droga in tasca, ma che è un uomo pulito e onesto, incappato in un dramma più grande di lui.
Si, perché Marco mi dice che a Dubai stanno iniziando a circolare notizie false sul passato di Lorenzo.
La fedina penale di Lorenzo è pulita, non ha mai avuto nessun problema con la legge di nessuno Stato.
Dicevo, la speranza è che queste righe arrivino al cuore di qualcuno che può. Che deve sapere che situazioni come queste sono state risolte nel recente passato grazie proprio a intercessioni di questo tipo. Marco ad esempio mi ha parlato del caso di un cittadino portoghese,riportato in patria qualche mese fà proprio dalle carceri del Dubai, grazie a un forte interesse del governo portoghese. Nessuno vuole assolvere Lorenzo, ma chiediamo solo di poterlo giudicare in Italia, per poterlo curare come ora è indispensabile.
Detto questo vorrei raccontare chi è Lorenzo Bassano a chi legge questo blog e che può fare qualcosa per lui e per cui forse oggi lui è solo l'ennesimo italiano colto in fallo in luoghi lontani, non solo nei chilometri.
Lorenzo è un giovane uomo di 40 anni, uno di quelli che a 20 anni riesce a trovare la strada per l'autostrada e arriva nella metropoli. Lo conosco nel 98, quando faceva l'art director di pubblicità. Un talento imbarazzante, di quelli che quando aveva un'idea, dicevi: ma non potevo pensarci anch'io..?
Lorenzo è uno a cui non puoi non voler bene, uno di quelli che non può starti antipatico. Il buono, senza buonismi. Non ricordo di averlo mai visto litigare o affrontare una persona con arroganza o maleducazione. uno di quelli che non rinnega le sue origini, anzi le ostenta con folklore.
Cosa fa Lorenzo?
Lorenzo da 5 anni fa il regista. Quello che ha sempre sognato di fare. E lo fa proprio bene.
I suoi lavori sono Lorenzo. Nei frames dei suoi spot si vede il suo occhio sulla vita. Dolce, curioso e profondo. Le sorti lo hanno portato a lavorare moltissimo con i Paesi del Medio Oriente. Più volte in Libano, Egitto, Iraq, Dubai. Luoghi dove il Lorenzo aperto e curioso ha dato sfogo alla sua voglia di sapere e conoscere l'ignoto, avvicinandosi a una cultura lontana, cercando di capirne il più possibile, approfondendo, studiando. Per poter lavorare con loro devo cercare di sapere il più possibile di loro, avrà pensato. Lorenzo ha girato campagne sociali sull' l'Iraq, sulle donne con il burqua, sulla malaria, per Medici do mundo, sul cancro dei bambini (che per chi non fosse del settore vuol dire spot di grande sforzo produttivo ma con pochi soldi, anzi spesso si lavora gratis). Ma anche altre campagne per Al Jazeera, per Coca Cola, per Q-Tel (la compagnia telefonica del Quatar).
Lorenzo lavora per quei popoli, che lo apprezzano e lo stimano come professionista e come uomo.
Che malattia ha Lorenzo?
Da quando è piccolo Lorenzo è affetto dal morbo di Crohn, una patologia cronica dell'apparato digerente.
E' una malattia psicosomatica, che come tale Lorenzo ha trattato assieme a un percorso di analisi, trovando nel corso degli ultimi 15 anni anni un equilibrio alimentare, seppur molto labile, in grado di garantirgli una vita quasi normale. Ma può bastare molto, molto poco per squilibrare ll tutto e certo il carcere è il luogo peggiore per Lorenzo. C'è quindi questo dramma nel dramma. Lorenzo non sta mangiando nulla, perché non può mangiare nulla di quello che gli viene propinato. Dopo 7 giorni di carcere ha perso più di 10 kg e andando avanti di questo passo ne potrebbe arrivare a perdere 25 in 2 settimane. Allo stato dei fatti, la sentenza per Lorenzo potrebbe essere emessa non prima di 6 mesi. Per non pensare ai minimo 4 anni di reclusione in caso di condanna. Lorenzo neanche in Italia potrebbe mai sopportare la prigione, Lorenzo ha bisogno del suo medico e del suo psicologo a fianco.
Lorenzo così non ce la può fare, perché poi l'unico modo per cercare di riprenderlo sarebbe una cura intensiva di cortisone, che come voi ben sapete è l'anticamera di malattie fatali.
Chi aspetta a casa Lorenzo?
Beh, naturalmente tutti noi, parenti amici e conoscenti. Ma soprattutto sua figlia di 6 anni. Marco ieri mi ha detto di aver avuto un breve incontro con Lorenzo in carcere. In quei pochi istanti Lorenzo gli ha detto che sta malissimo, che l'unica cosa a farlo andare avanti è il pensiero di poter riabbracciare la sua piccola.
Lorenzo è tutto questo. Lorenzo è tutti noi.
giovanni c.